PTOF

ICONA PTOF

Il PTOF, cioè il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, è la carta d'identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli studenti e della realtà locale e costituisce la base per gli impegni reciproci da assumere per realizzare la “missione” della scuola. Il PTOF, infatti:

  • illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono
  • presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto
  • illustra le modalità e i criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti
  • descrive le azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate.
Gli obiettivi che il P.T.O.F. si pone sono:
  • garantire un'organizzazione più funzionale
  • estendere il campo dell’offerta formativa
  • elevare la qualità dei servizi
  • permettere il confronto con l’utenza, per verificare quelli che sono i reali bisogni di alunni e genitori
  • aprire la scuola al territorio
  • definire le caratteristiche specifiche della scuola
  • fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri soggetti coi quali la scuola opera.
Viene redatto dal Collegio dei Docenti partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dall'attenta valutazione delle competenze professionali del personale scolastico. 
Deve essere adottato dal Consiglio d'Istituto.

Indirizzi E Direttive Per Attività E Scelte Di Gestione E Di Amministrazione Relative Al Piano Triennale Dell’offerta Formativa
Triennio 2015/16, 2016-17 E 2017-18 Il Dirigente Scolastico

 

VISTA la Legge n.59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle Istituzioni Scolastiche e la dirigenza; VISTO il DPR n.275 del 1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTO il D.L.vo n.165 del 2001 e succ. mod. ed integrazioni; VISTA la Legge n. 107 del 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999;

VISTO che la Legge n.107 del 2015, “ La Buona Scuola“, mira alla valorizzazione dell’autonomia scolastica e trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;

CONSIDERATO CHE le innovazioni introdotte dalla cit. Legge n.107 del 2015 prevedono che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2015- 16, 2016-17, 2017-18;

CONSIDERATO CHE gli indirizzi del Piano vengono definiti dal Dirigente Scolastico che in proposito attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il Collegio elabora il PTOF e il Consiglio di Istituto lo approva;

Considerato che il Piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre e che per la realizzazione degli obiettivi fissati nel piano le Istituzioni Scolastiche possono avvalersi di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione.

VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV “ Rapporto di Autovalutazione, ed in particolare da quanto emerso da: 1) Questionari strutturati per alunni, docenti, Ata, genitori, Enti collaboratori esterni; 2) Prove comuni; 3) Esiti prove INVALSI registrati dagli studenti;

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli Organismi e dai Genitori e di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla Scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio,

Considerato che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, i contenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esposizione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

Tutto ciò premesso

DETERMINA

I seguenti indirizzi per le attività della Scuola, le scelte di gestione e di amministrazione, le linee di fondo e gli orientamenti attuativi per l’elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2015/2018, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo e di significativa identità della nostra Scuola sul territorio:

- Il Piano dell’offerta formativa triennale deve comprendere le scelte metodologiche e strategiche, le linee di sviluppo didattico-educativo, il piano di formazione e aggiornamento del personale docente e ATA, il fabbisogno di organico funzionale dell’autonomia;
- Promuovere un contesto comunicativo efficace per favorire il processo di miglioramento e ad assicurare una più completa Offerta Formativa, capace di coinvolgere più soggetti protagonisti e responsabili della crescita degli alunni, futuri cittadini europei.
- Organizzare la Scuola in piena sinergia ed interazione funzionale con la famiglia e l'extra-scuola, promuovendo attività mirate e manifestazioni in collaborazione con Enti, Associazioni, soggetti esterni, esperti del mondo della cultura ecc., dando ampia rappresentanza nelle iniziative locali, regionali, nazionali.
- Unitarietà nell'ispirazione pedagogica, nella cultura organizzativa, nella scelta curricolare/progettuale, nella scelta di strategie didattiche e metodologiche, nel sistema di verifica e valutazione, con una programmazione didattica curata per aree/dipartimenti disciplinari e ambiti improntata ad una continuità didattica e metodologica;
- Approccio metodologico-organizzativo di tipo sistemico che consideri l'organizzazione come comunità di pratiche che condivide le conoscenze e le competenze disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune; utilizza la difficoltà come fattore di problematicità per la ricerca di altre soluzioni/percorsi;
- Potenziare il sistema e il procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, nel processo di auto-valutazione;
- Mantenere coerenza tra le scelte curricolari, le attività di ampliamento dell’offerta formativa, le attività di recupero/sostegno/potenziamento, le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF al fine di assicurare unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa complessiva; - Potenziare e valorizzare tra tutte le componenti scolastiche e in ogni iniziativa ed attività la cultura dell’inclusione scolastica e didattica per garantire un’offerta formativa di qualità che non escluda nessuno;
- Valorizzare tutti gli strumenti di informazione e comunicazione come supporto all’attività didattica.
- Superare definitivamente la didattica basata sul binomio trasmissione-ripetizione dell’insegnamento, modificando l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’innovazione didattica, allo sviluppo delle competenze dei nostri ragazzi;
- Potenziare una didattica personalizzata per rispondere ai bisogni speciali di ciascuno, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà e/o in stato di disagio, sia per lo sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze e dei talenti; la didattica personalizzata non è solo una richiesta del MIUR ma è un’esigenza ineludibile di una società della cultura che punta ad elevati livelli di formazione per tutti gli alunni; l’esigenza di non dare “tutto a tutti” nello stesso tempo e nello stesso modo motiva i singoli alunni ad apprendere con i propri ritmi, genera comprensione e collaborazione, pone le basi del “Nuovo Umanesimo” indicato, dal testo programmatico in vigore, come aspetto fondante della nostra società;
- La scuola non deve essere più un luogo dove gli alunni siedono per ascoltare e ricordare ma deve essere un ambiente dinamico di apprendimento e di formazione, la cui caratteristica prioritaria è la resilienza perché si configura, sempre più, come un luogo dove tutti gli operatori e gli stessi genitori formano una comunità coesa e formativa, nell’assoluto rispetto dei ruoli di ciascuno;
- Rendere i gruppi di lavoro e i dipartimenti disciplinari luoghi privilegiati di studio, di scelte culturali, di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di formazione/aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento; - Rafforzare l’attenzione e le energie fondamentali sulla prevenzione e sull’intervento precoce, a partire dalla scuola dell’Infanzia, per recuperare la centralità del ruolo della scuola come spazio privilegiato per l’individuazione precoce di casi di DSA BES, DISPERSIONE ED ABBANDONO SCOLASTICO e per il recupero delle difficoltà di apprendimento in generale.
- Implementare la verifica dei risultati raggiunti a distanza dai nostri alunni, come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; - Incrementare percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti;
- Valorizzare il personale docente ed ATA, ricorrendo alla programmazione di percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorico – metodologico e didattica, e amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione autentica, alla didattica laboratoriale;
- Documentare, valorizzare, - condividere le esperienze più significative ed innovative affinchè diventino risorsa comune attraverso la costituzione di una banca dati permanente da arricchire nel prosieguo degli anni;
-Partecipare alle iniziative finanziate con fondi comunali, regionali, nazionali, europei con cui la scuola intenderà perseguire i propri bisogni e quelli della comunità di riferimento; - Tener conto nella progettazione dell’offerta formativa triennale delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati mediante il RAV.
- Promuovere la pratica dell’orientamento come scoperta delle proprie capacità e attitudini: orientare alla pratica dello strumento e del canto, alla pittura ed altre tecniche artistiche, orientare ai vari sport.

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRÀ PREVEDERE INOLTRE: - la possibilità di rimodulare il monte ore annuale di ciascuna disciplina;
- il potenziamento del tempo scuola anche oltre i modelli e i quadri orari;
- la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo.
- l'apertura pomeridiana della scuola
- l’articolazione di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scuola o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato al decreto del presidente della Repubblica 89 del 2009'.
- Possibilità di apertura nei periodi estivi
- Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art. 7 del DPR 275/99;

Infine

- LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva
- L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
- IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;
- L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano;
- NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA mediante strumenti, quali ad esempio: 
Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto 
Registro digitale 
Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision

PUNTI DI RIFLESSIONE:
- La legge in esame mira a garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini e dà piena attuazione all’ autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni ma, nello stesso tempo, precisa che la diffusione, nelle scuole, delle LIM rende attuale l’impostazione di una didattica che faccia uso di tecnologie informatiche con le quali gli alunni cominciano ad interagire molto precocemente e, già nel primo ciclo d’istruzione, pervengono a livelli di utilizzazione e di abilità superiori a quelle di molti docenti;
- E’ in atto un radicale cambiamento del paradigma pedagogico e culturale che non richiede soltanto una semplice formazione sugli aspetti tecnologici della didattica, ma che propone rinnovati itinerari di apprendimento e di insegnamento che si integrano e si completano trasformando i ruoli di chi insegna e di chi impara in una ricerca costante di nuovi traguardi formativi e di abilità certamente più evolute che in passato;
- L’aumento delle buone pratiche didattiche sempre più rispondenti al naturale modo di apprendere dei nostri alunni, la forte motivazione negli apprendimenti, il piacere e l’empatia nelle attività disciplinari in cui sono state utilizzate le nuove tecnologie nella didattica di ogni giorno, devono spingere ogni docente ad impostare un insegnamento multimediale che faccia uso di tecnologie informatiche diverse senza rifugiarsi nella stantia didattica della “lezione” non richiesta, non ascoltata, non capita e non condivisa da alunni e genitori.

Il dirigente scolastico Debora Adrianopoli