Dico quello che penso - il teatro per liberarsi

 

Modulo Teatro

Progetto

Il modulo " Dico quello che penso- Il teatro per liberarsi " è un corso di 60 ore.

Una delle finalità educative più importanti oggi è quella di creare le condizioni affinché, i ragazzi, possano ritrovare un legame con il mondo della conoscenza: Il teatro è un linguaggio che veicola, con le storie, pensieri e visioni del mondo,  nonché uno straordinario strumento di educazione all’ascolto e di consenso all’ascolto.

Il modulo si propone di stimolare la ricerca in se stessi di emozioni e ricordi diventati tabù per l’intimo dell’allievo e mai espressi. Esprimerli liberamente attraverso un testo teatrale creato sui risultati della ricerca interiore. Andare oltre la comunicazione verbale di altrui emozioni ma testimoniando in pubblico le proprie. Privilegiare quindi esercitazioni e giochi su:

  • Concentrazione
  • Voce
  • Sentimento
  • Espressività
  • Contraddittorio

Esposizione in gruppo dei propri timori e delle proprie ansie. Ascolto e interpretazione delle altrui testimonianza. Costruire insieme all’operatore il testo da rappresentare. Uno scambio prima scritto tra i componenti del gruppo di una sorta di cartolina inviata ad un compagno dove l’allievo racconta un sua emozione nascosta. Il teatro non fine a se stesso, ma realizzazione di un’attività che ha uno scopo educativo di formazione umana e d’orientamento.

I destinatari saranno i ragazzi con difficoltà di gestione di stati d’animo ed emozioni e che denotano disagi comportamentali e di relazioni con priorità per quelli che abbiano già partecipato al precedente percorso con eventuali nuovi partecipanti tra gli alunni delle classi quarte e quinte di Scuola primaria e I-II-III Secondaria di I grado.

Il progetto si articola in quattro fasi:

A)        Linguaggio dell’anima:

•          gioco del confronto

•          indovina cosa sto pensando

•          traduci la mia espressione

•          osserviamo da vicino

•          ascoltiamo il silenzio

In una prima fase si ripeterà la conoscenza e la RI conoscenza del gruppo. Si  effettuerà un analisi del percorso precedente illustrandolo ai nuovi e cercando di individuarne gli aspetti positivi in termini di ricaduta e le criticità riscontrate.

B) Individuazione dello schema comunicativo:

In seconda fase si cercherà e si individuerà il genere e il mezzo per la scelta della Comunicazione finale da rappresentare, facendo sì che in essa vengano mostrati e dimostrati aspetti intimi e personali dell’utente al servizio del gruppo e nel rispetto del tema e della coralità con gli altri moduli

C) La piazza dei passanti:

Si tratta di una esercitazione/gioco con la quale l’utente trasferisce su carta emozioni intime e pensieri nascosti come se scrivesse una lettera ad un amico riferendosi a ricordi e ad emozioni preferibilmente legate alla famiglia  e ai luoghi

D)Testo e rappresentazione:

Il materiale ottenuto costituirà la base del testo da rappresentare.

Risultati Attesi

•          attivare/incentivare la ricerca interiore all’interno dell’esperienza di gruppo

•          favorire la confidenza liberando il soggetto dalla tendenza al silenzio e al segreto

•          conoscere se stesso in rapporto agli altri

•          elaborare e rappresentare una cosa propria

La metodologia dell’intervento si basa sul processo dello scaffolding, una delle quattro fasi di un unico procedimento adottato come strategia per facilitare l'apprendimento, che viene definito apprendistato cognitivo. Tale processo consta delle seguenti fasi:

Modeling durante il quale l'esperto esegue il compito mentre l'apprendista lo osserva.

Coaching: l'apprendista viene assistito, in questa fase, dall'esperto che interviene, laddove necessario, fornendo feedback.

Scaffolding: l'apprendista prova ad eseguire il compito con la guida dell'esperto.

Fading: l'esperto riduce il proprio sostegno fornendo solo qualche suggerimento, perfezionamento o valutazione ma lasciandolo procedere autonomamente.

L’apprendimento cooperativo offre architetture per attivare classi socialmente coese e stimolanti o contesti coinvolgenti, aiutando gli studenti a padroneggiare le competenze necessarie. Rappresenta un metodo che, da una parte, è tra i più ampiamente indagati per gli effetti prodotti sull’apprendimento dall’altra è fondato sull’intenzionalità pedagogica di formazione e sviluppo delle competenze chiave e di capacità personali, in una prospettiva di pluralità delle intelligenze e nell’ottica della classe come comunità di ricerca e di apprendimento

Learning by doing: apprendimento attraverso il fare, con l'operare, con le azioni. E' metodologia didattica attiva e dialogica in cui si impara non attraverso la memorizzazione ma l'analisi e la comprensione. E' fondamentale il processo di acquisizione di nuove conoscenze e abilità per giungere a competenze spendibili anche in altri ambiti.

Individual learning: durante il corso sono previsti momenti in cui si richiede agli alunni lettura, studio e approfondimento individuale dei contenuti per acquisire nomenclature e lessico specifico.

Tempistica Di Realizzazione

La durata del modulo sarà gennaio  – giugno 2019. (si rimanda al calendario – all. 3-b)

Il numero di ore dedicato al modulo è di 60 ore, per n. 1/2 incontro settimanale ciascuno della durata di 3h.

Sede Delle Attività plesso Scarlatti Via Largo dei Tigli Vico Equense

Destinatari Delle Attività

Il modulo è rivolto a 30 alunni interni all’Istituto (alunni delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria e alunni delle classi I-II-III Scuola Secondaria di I grado)

Questo modulo, come tutti gli altri del progetto “La scuola di tutti… una scuola viva3!”, intende favorire lo scambio e il confronto tra fasce di età diverse.

Attrezzature/Supporti Tecnologici Utilizzate Nelle Attività

Per lo svolgimento delle attività vengono utilizzate le aule e gli spazi dell’Istituto, l’impianto audio/video, materiale vario per la realizzazione di scene e scenografie (cartoncini, pannelli in compensato, colla, pittura).  Per lo spettacolo finale noleggio: di un impianto audio con microfoni panoramici, tartarughe, service, impianto luci,  palco o sala teatrale con capienza minima 500 persone.

Risorse Umane Impiegate Con I Rispettivi Ruoli

Coordinatore di progetto: Dirigente scolastico Debora Adrianopoli

- Responsabile amministrativo: D.S.G.A. Antonella Cioffi

- Valutatore interno: Carmela Guida

- Progettisti interni: Concetta Scaramellino- Elisabetta Riccardi

- Tutor interno modulo 1: Maria Staiano

- Esperto esterno: Bruno Alvino

- 1 collaboratore scolastico

- 1 assistente amministrativo

- Partner: “Teatro Mio” di Vico Equense.

Tutti i partner coinvolti sono stati scelti nell’ambito delle risorse del territorio e opereranno, nelle diverse fasi del modulo, in sinergia tra loro.

Strumenti Di Valutazione

In tutte le fasi di attuazione, il progetto sarà sottoposto a verifica di processo attraverso un’attività di osservazione e di registrazione tramite la seguente strumentazione:

  • registro, con annotazioni degli argomenti e attività delle singole lezioni
  • rilevazioni periodiche degli apprendimenti degli allievi
  • questionari di soddisfazione

Lo scopo primario è quello di tenere sotto controllo l’attività formativa nel suo concreto svolgimento per modificare in tempo utile eventuali disfunzioni rispetto agli obiettivi individuati in fase progettuale.

Gli elementi da monitorare in itinere (indicatori) sono:

  • Livello di partecipazione
  • La frequenza dei corsisti
  • Rispetto dei tempi
  • Funzionalità degli orari
  • Agibilità degli spazi
  • Clima affettivo relazionale all'interno del gruppo-classe e delle relazioni interpersonali
  • Risultati degli apprendimenti

Gli strumenti di valutazione finale del progetto sono:

  • schede degli esiti dei monitoraggi periodici
  • schede degli esiti della valutazione finale degli allievi
  • i questionari di soddisfazione (livello di gradimento dei corsisti, del tutor, dell’esperto, ecc.);
  • il prodotto finale

Esperto

www.teatromio.it


Informativa alunni