Eventi

 

Eventi a.s. 2021/2022

#io leggo perchè 

“Siete stati bravissimi! Il vostro entusiasmo per la lettura e il vostro impegno nel realizzare "IL MONDO CHE VORREI....È SCRITTO TRA LE PAGINE DI UN LIBRO" ci ha conquistato ! Siamo felici di comunicarvi che tra le iniziative iscritte al Contest in tutta Italia, #ioleggoperché ha selezionato la vostra tra le più meritevoli del 2021” MERCOLEDI 11 MAGGIO ORE 10.30 PRESSO LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA CONSEGNA DEI LIBRI ACQUISTATI CON IL BUONO DI 1 000 EURO MONDO CHE VORREI SCRITTO TRA LE PAGINE DI UN LIBRO! https://www.positanonews.it/2022/05/vico-equense-la-soddisfazione-della-dirigente-debora-adrianopoli-per-il-premio-io-leggo-perche/3565215/


 La nostra scuola aderisce all'ottava edizione di Libriamoci: Giornate di lettura nella scuole

Eventi 2020/2021
Ottobre 2020: L’ “Istituto Comprensivo Costiero Vico Equense” vince il Premio Letterario “Felice Tommasone”

Il potere della parola, il potere della scrittura, il potere della lettura, il potere della cultura: in una società come quella attuale, è fondamentale avere la possibilità di dare voce a questi poteri, e ciò può accadere grazie alla scuola. Infatti, la scuola deve offrire nuove opportunità, farsi promotrice di iniziative atte a far emergere e valorizzare i talenti dei discenti. Quando un talento emerge e viene premiato, è una grande emozione. E grande è stata la soddisfazione per l’Istituto Comprensivo Costiero, diretto dalla Dott.ssa Debora Adrianopoli, che, in videoconferenza su Google-Meet, ha preso parte alla manifestazione conclusiva del Premio letterario “Felice Tommasone” 2019-20.  Si tratta di un concorso di scrittura creativa for young talents, nato per ricordare un amato e talentuoso docente di lettere scomparso prematuramente nel 2017, che ha amato la sua professione e i suoi studenti, ha profuso amore nella scrittura dei suoi romanzi e il suo grande cuore, prima che gli chiedesse il conto, gli ha dato occhi sensibili e generosi per vedere oltre le apparenze e cogliere il bene ovunque e in ognuno.

Vincitrice del concorso è l’alunna Letizia De Canio, della classe 2 C, che ha realizzato un racconto intitolato “Occhi di ghiaccio, animo di fuoco”; chiaro il giudizio della giuria di esperti, che ne ha apprezzato «la dimensione narrativa, originale nella commistione dei generi, sociale e fantastico, e la trama solida, senza cali di tensione», con al centro un episodio di bullismo, fenomeno tanto diffuso tra gli adolescenti, nonché l’importante messaggio finale di speranza e determinazione. Emblematica è la conclusione: «nella vita la cosa fondamentale è il rispetto. Solo così ci potrà essere condivisione, unione, armonia, credendo che c’è sempre una speranza; serve solo determinazione per sconfiggere i propri timori». Ha ricevuto una menzione speciale anche il racconto “Il cavallo e il criceto” scritto dall’alunna Maya Esposito della classe 2 B, definito «un testo breve ma significativo ed originale, dai toni quasi esopici». Il concorso, che persegue l’obiettivo di promuovere la scrittura creativa dando spazio e voce ai ragazzi che affrontano una sfida, una competizione, ha rappresentato un’importante occasione di crescita. I racconti sono stati definiti dalla giuria coinvolgenti per la loro creatività ed efficacia comunicativa, per la ricchezza e per il valore sociale ed etico dei loro messaggi. In particolare, il concorso, come ogni anno, ha suggerito una riflessione su valori etici come la speranza, il coraggio di affrontare i propri timori e la determinazione; messaggi particolarmente incisivi che oggi più che mai, in questo tempo di pandemia, devono essere fatti propri da tutti i giovani, per combattere la paura e l’angoscia che si celano nei loro cuori, e per far emergere la voglia di raggiungere i propri sogni. I sogni vivono se c’è dietro la speranza, e se c’è speranza c’è futuro.


Eventi a.s. 2019/2020
"#Fridaysforfuture: "Un'onda verde per il pianeta"

Eventi a.s.2018/2019

Vico Equense on-line

CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO. RIFLESSIONI ED INTENSE EMOZIONI

Il giorno mercoledì 27 marzo il mondo intero ha celebrato la giornata mondiale del teatro, una manifestazione lanciata nel 1961 e promossa dalle Nazioni Unite e dall’Unesco al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’espressione teatrale e promuovere lo sviluppo delle arti performative in tutti i paesi del mondo. Ed è stata celebrata anche dall’Istituto Comprensivo “Costiero” di Vico Equense che, in collaborazione con Teatro Mio, ha organizzato un evento in onore dell’arte del teatro e sull’importanza del teatro nella pratica didattica. Due gli eventi organizzati: “La scuola si fa teatro”, il 27 marzo, e “Giornata di studio e riflessione sul fare teatro nella scuola” il 29 marzo. La giornata del 27 marzo è iniziata con i saluti della Dirigente dell’ I.C. “Costiero” dott.ssa Debora Adrianopoli e dal Direttore artistico di Teatro Mio Bruno Alvino. Il dirigente ha introdotto il tema della giornata attraverso la lettura del messaggio internazionale della giornata mondiale del teatro, scritto da Carlos Celdrán,  pluripremiato regista teatrale, drammaturgo, accademico e professore, che scrive: “la mia patria teatrale si trova in quei momenti di incontro con gli spettatori che arrivano sera dopo sera dagli angoli più disparati della mia città, per accompagnarci e condividere alcune ore, pochi minuti. La mia vita è fatta di questi momenti unici, in cui smetto di essere me stesso, e rinasco e capisco il significato della professione teatrale: vivere istanti di pura, effimera verità, dove sappiamo che ciò che diciamo e facciamo, lì sotto le luci del palcoscenico, è vero e riflette la parte più profonda, più personale di noi stessi”. Dopo questi minuti di riflessione intensa, si è dato il via a rappresentazioni di estratti di opere letterarie e letture animate, messe in scena da classi di alunni della scuola Primaria e Secondaria di primo grado. I primi ad esibirsi sono stati i bambini della classe III A, che hanno eseguito una lettura animata ispirata al libro “Favole al telefono” di Gianni Rodari, intitolata “Giocando… con Rodari”. I piccoli alunni sono stati davvero impeccabili nella loro performance e hanno dimostrato di saper stare al centro della scena con dimestichezza, ma soprattutto è stato possibile scorgere la passione e l’impegno che hanno impiegato, dando il meglio di sé stessi e dimostrando il loro amore per il teatro. Stessa cosa per la classe III C, esibitasi subito dopo con la rappresentazione di alcune scene tratte dall’opera di Louis Sepulveda “La gabbianella e il gatto”. È una splendida storia che parla di una giovane gabbianella che, dopo la morte della madre, viene cresciuta e accudita da un gatto. Anche loro sono stati davvero eccezionali e, pur avendo messo in scena solo una parte dell’opera, sono riusciti a far comprendere l’intero messaggio che Sepulveda intende trasmettere. In seguito, si sono esibiti gli alunni della classe IV D con lo spettacolo “Sei folletti nel mio cuore”, tratto dal libro di Rosalba Corallo. Il protagonista è Tommy, un bambino come tanti che va a scuola e ha degli amici, in particolare Chiara, che è la sua amica del cuore. Tommy è un bambino molto sensibile, ma per questo spesso diviene oggetto di scherzi e prese in giro. I bambini sono stati molto bravi nell’interpretazione del testo, mettendolo in scena con impegno e attenzione, ma soprattutto  hanno dimostrato che, attraverso il teatro, è possibile trasmettere emozioni indescrivibili . Gli ultimi ad esibirsi sono stati gli alunni della classe III C della Scuola secondaria di I grado, che hanno hanno messo in scena il racconto di Oscar Wilde “Il principe felice”, una storia che ha al centro la figura di un principe che ha vissuto la sua vita in un palazzo sfarzoso senza sapere cosa succedesse al suo popolo. Dopo la sua morte, gli viene costruita una statua al centro della città e da lì riesce a vedere tutte le disgrazie che affiggono il suo popolo. È grazie all’ aiuto di una rondine che riesce a spogliarsi delle sue ricchezze per donarle ai più poveri. I ragazzi sono stati impeccabili nella loro performance e hanno stupito ed emozionato davvero tutti, con la loro abilità non solo nel recitare, ma anche nel selezionare le musiche, nell’eseguire coreografie di ballo, il tutto funzionale a rendere il grande messaggio di altruismo e generosità che pervade l’intera opera. La giornata si è poi conclusa con riflessioni, opinioni e pareri dei docenti che hanno guidato e preparato i propri alunni e degli stessi alunni.

Il 29 marzo, invece, è stato un giorno dedicato allo studio e a riflessioni sul teatro nella pratica didattica. La giornata si è aperta con un sapiente ed emozionante reading della fiaba di Gian Battista Basile “La Sapia”, eseguito dal direttore artistico Bruno Alvino e della dirigente dell’I.C. Costiero Debora Adrianopoli, arricchito da suggestive coreografie di ballo a cura di due alunne del Costiero, Claudia Cinque e Elena Langella. La storia prende avvio da uno schiaffo che Sapia dà al figlio del re a causa della sua distrazione durante le lezioni che lei gli impartiva per istruirlo. Il principe, da allora, porta dento di sé il dolore di quel gesto e il desiderio di vendetta nei confronti di Sapia. Quando costei cresce, decide di sposarla, ma le riserva un destino di sofferenza, per arrivare poi alla riconciliazione finale. L’intensa performance, eseguita con grande maestria, è stata molto gradita dal pubblico. A seguire, la lettura del messaggio internazionale del teatro ad opera della Dirigente dell’I.C. “Caulino” Alberta Maresca, che ha espresso anche una serie di significative riflessioni sul teatro. Si sono poi aggiunti gli interventi di Salvatore Guadagnuolo (Agita), che ha presentato un progetto svolto con gli alunni di un Liceo di Salerno e i giovani detenuti del carcere di Nisida, che  hanno svolto insieme dei laboratori teatrali, conclusi con la rappresentazione  dell’opera di Ariosto “l’Orlando furioso”, e di Loredana Perissinotto, direttrice dell’ AGITA, che ha ironicamente parlato della drammaturgia e della poetica del teatro  nella scuola. Infine, l’intervento della Dirigente scolastica del Liceo “G.B. Vico” di Napoli, Maria Clotilde Paisio, con riflessioni su un possibile curriculo verticale sul teatro. La giornata si è conclusa con un breve reading a cura di alcuni alunni del Liceo “G.B.Vico”, intitolato “Quanno fernesce ’a guerra”, che ha trasmesso emozioni intense e ha indotto a riflettere sul dolore profondo legato alla dura e cruda realtà della guerra.

Insomma, due giornate dedicate al teatro, all’importanza del fare teatro a scuola, due ricche giornate per dimostrare che il teatro ha come obiettivo primario quello di dare spazio alle potenzialità espressive, emotive e relazionali di ciascuno, nel rispetto delle caratteristiche del singolo. Fare teatro è un processo delicato che riguarda la disponibilità ad aprirsi, a mettersi in gioco, a superare le paure; è un luogo di crescita umana, un momento di cultura e di vita indispensabile per valorizzare le potenzialità e le risorse, anche nascoste, dei ragazzi. Fare teatro a scuola aiuta a sviluppare le competenze. Infatti, “se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” (o imparo) citando Confucio. Come ha più volte evidenziato la dirigente Debora Adrianopoli, solo attraverso il fare, attraverso l’esperienza, è possibile la comprensione più profonda dell’oggetto di studio e quindi il vero apprendimento. E perché il fare abbia efficacia, deve essere piacevole e divertente, e nulla forse può riuscire ad esserlo più del teatro.

Gli alunni della terza C scuola Sec. I grado


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Medaglia d'oro all’Istituto Costiero di Vico Equense
Premiato il video sulla Cappella di Santa Lucia di Massaquano

Vico Equense - Questa mattina, l’Istituto Comprensivo Costiero di Vico Equense è stato premiato nel teatrino di corte del Palazzo Reale di Napoli, per aver partecipato al concorso “Le scuole adottano i monumenti della nostra Italia 2017/2018”. Un viaggio straordinario alla scoperta dei tesori del nostro paese, spesso ancora sconosciuti. E così chiese, palazzi, castelli, piazze, fontane, monumenti ai caduti, biblioteche, musei, parchi, fiumi, canali, strade, ponti, sentieri, grotte, alberi, spiagge, baie, torri, siti archeologici, edicole votive, … sono diventati oggetto di conoscenza e amore. I ragazzi, uscendo dalle mura scolastiche, hanno incontrato il loro mondo e hanno deciso di prendersene cura adottandolo. Al concorso hanno partecipato 1100 scuole di ogni ordine e grado, afferenti a 450 Comuni; circa 1.500 sono stati i docenti referenti. Le scuole premiate per il lavoro svolto sono state 12 con medaglia stellata, 29 con medaglia d’oro oro e 25 con medaglia di argento. “Il nostro Istituto – spiega la dirigente scolastica Debora Adrianopoli – lo scorso anno ha realizzato un video “L’incanto tra le dita” per testimoniare l’adozione della Cappella di Santa Lucia di Massaquano”. Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato Paolo Sciascia, Direzione Generale per lo Studente, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Gilberto Corbellini, Direttore del Dipartimento Scienze umane e sociali, patrimonio culturale del CNR; Marco Rossi Doria, Insegnante esperto di politiche educative e sociali; Mirella Stampa Barracco, Presidente Fondazione Napoli. Novantanove e una rappresentanza degli alunni del Costiero accompagnati dalla Preside Debora Adrianopoli, dal prof. Francesco Abbagnale e dal Vice Sindaco di Vico Equense Franco Lombardi.
Lo spot: L'incanto tra le dita