Mi libero... il teatro che aiuta

 

Scuola viva IV annualità

Modulo 1 

Partner: Associazione culturale compagnia di prosa e musica Teatro mio Vico Equense

Il modulo si propone di stimolare la ricerca in se stessi di emozioni e ricordi diventati tabù per l’intimo dell’allievo e mai espressi. Esprimerli liberamente attraverso un testo teatrale creato sui risultati della ricerca interiore. Andare oltre la comunicazione verbale di altrui emozioni ma testimoniando in pubblico le proprie. Il teatro non fine a se stesso, ma realizzazione di un’attività che ha uno scopo educativo di formazione umana e d’orientamento.

Esperto: Bruno Alvino

Tutor: Russo Maria Teresa

Progetto

Il Modulo si propone di:

  • far conoscere agli allievi il vero significato e l’utilià tecnologica del mondo digitale, disintossicandoli dalla dipendenza
  • Riscoprire le  emozioni vere e i sentimenti mai espressi
  • Conoscere e riconoscere il vero significato di un gruppo che finalmente vive di dialoghi diretti tra i componenti.

Saranno privilegiati, quindi, esercitazioni e giochi su:

  • Concentrazione
  • Voce
  • Sentimento
  • Espressività
  • Contraddittorio

In particolare saranno proposte le seguenti attività:

  • Esposizione in gruppo dei propri timori e delle proprie ansie.
  • Ascolto e interpretazione delle altrui testimonianze
  • Confronto interno al gruppo per stimolare, incuriosire ed emozionare alla ricerca delle differenze comportamentali dei compagni allo scopo di dimostrare Identità diverse che traducano anche l’appartenenza ai luoghi e alle famiglie.
  • Costruire insieme all’operatore il testo da rappresentare.

Uno scambio prima scritto tra i componenti del gruppo di una sorta di cartolina inviata  ad un compagno dove l’allievo racconta un sua emozione nascosta.

Un’alternanza di riflessioni scritte e orali, di letture e di improvvisazioni contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo principale salvaguardando sempre l’aspetto ludico /formativo delle attività. Il teatro, dunque, non fine a se stesso, ma realizzazione di un’attività che ha uno scopo educativo di formazione umana e d’orientamento.

I destinatari saranno i ragazzi con difficoltà di gestione di stati d’animo ed emozioni e che denotano disagi comportamentali e di relazioni con priorità per quelli che abbiano già partecipato al precedente percorso con eventuali nuovi partecipanti.

Il progetto si articola in quattro fasi:

   A)  Linguaggio dell’anima:

• gioco del confronto

• indovina cosa sto pensando

• traduci la mia espressione

• osserviamo da vicino

• ascoltiamo il silenzio

In una prima fase si ripeterà la conoscenza e la RI conoscenza del gruppo. Si  effettuerà un analisi del  percorso precedente illustrandolo ai nuovi e cercando di individuarne gli aspetti positivi in termini di ricaduta e le criticità riscontrate.

B) Individuazione dello schema comunicativo:

In seconda fase si cercherà e si individuerà il genere e il mezzo per la scelta della Comunicazione finale da rappresentare, facendo sì che in essa vengano mostrati e dimostrati aspetti intimi e personali dell’utente al servizio del gruppo e nel rispetto del tema e della coralità con gli altri moduli

C) La piazza dei passanti:

Si tratta di una esercitazione/gioco con la quale l’utente trasferisce su carta emozioni intime e pensieri nascosti come se scrivesse una lettera ad un amico riferendosi a ricordi e ad emozioni preferibilmente legate alla famiglia  e ai luoghi

D) Testo e rappresentazione:

Il materiale ottenuto costituirà la base del testo da rappresentare.

Risultati Attesi

•    attivare/incentivare la ricerca interiore all’interno dell’esperienza di gruppo

•    favorire la confidenza liberando il soggetto dalla tendenza al silenzio e al segreto

•    conoscere se stesso in rapporto agli altri

•    elaborare e rappresentare una cosa propria

La metodologia dell’intervento si basa sul processo dello scaffolding, una delle quattro fasi di un unico procedimento adottato come strategia per facilitare l'apprendimento, che viene definito apprendistato cognitivo. Tale processo consta delle seguenti fasi:

Modeling durante il quale l'esperto esegue il compito mentre l'apprendista lo osserva.

Coaching: l'apprendista viene assistito, in questa fase, dall'esperto che interviene, laddove necessario, fornendo feedback.

Scaffolding: l'apprendista prova ad eseguire il compito con la guida dell'esperto.

Fading: l'esperto riduce il proprio sostegno fornendo solo qualche suggerimento, perfezionamento o valutazione ma lasciandolo procedere autonomamente.

L’apprendimento cooperativo offre architetture per attivare classi socialmente coese e stimolanti o contesti coinvolgenti, aiutando gli studenti a padroneggiare le competenze necessarie. Rappresenta un metodo che, da una parte, è tra i più ampiamente indagati per gli effetti prodotti sull’apprendimento dall’altra è fondato sull’intenzionalità pedagogica di formazione e sviluppo delle competenze chiave e di capacità personali, in una prospettiva di pluralità delle intelligenze e nell’ottica della classe come comunità di ricerca e di apprendimento

Learning by doing: apprendimento attraverso il fare, con l'operare, con le azioni. E' metodologia didattica attiva e dialogica in cui si impara non attraverso la memorizzazione ma l'analisi e la comprensione. E' fondamentale il processo di acquisizione di nuove conoscenze e abilità per giungere a competenze spendibili anche in altri ambiti.

Individual learning: durante il corso sono previsti momenti in cui si richiede agli alunni lettura, studio e approfondimento individuale dei contenuti per acquisire nomenclature e lessico specifico.


Esperto

www.teatromio.it